Centro Studi e Ricerche SLR

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mercoledì 24 giugno 2015

Danno non patrimoniale: gli ultimi chiarimenti della Cassazione (nn. 9320 e 12594 del 2015)

da Diritto24.it

Per evitare il rischio che il danno non patrimoniale non venga liquidato nella sua integralità e completezza, e che si cada così nell'errore di dar vita ad un vero e proprio "vuoto risarcitorio", la Suprema Corte torna, con due recentissime sentenze, a fornire precisazioni e chiarimenti circa la corretta interpretazione da attribuire ai principi stabiliti dalle note "sentenze di San Martino" del 2008 (le famose pronunce delle Sezioni Unite, numeri 26972-26976/2008).

Le pronunce in argomento, entrambe dalla terza sezione civile della Cassazione, sono, dalla più remota alla più recente, la numero 9320/2015 (depositata lo scorso 8 maggio) e la numero 12594/2015 (depositata il 18 giugno).

lunedì 8 giugno 2015

Infermiere responsabile se non segnala l'errore al medico

Cassazione penale, sez. IV, sentenza 16/01/2015 n° 2192

da Altalex.it

L’infermiere, in considerazione della qualità e del corrispondente spessore contenutistico della relativa attività professionale, ha un preciso dovere di attendere all'attività di somministrazione dei farmaci in modo non meccanicistico (ossia misurato sul piano di un elementare adempimento di compiti meramente esecutivi), occorrendo viceversa intenderne l'assolvimento secondo modalità coerenti ad una forma di collaborazione con il personale medico orientata in termini critici; e tanto, non già al fine di sindacare l'operato del medico (segnatamente sotto il profilo dell'efficacia terapeutica dei farmaci prescritti), bensì allo scopo di richiamarne l'attenzione sugli errori percepiti (o comunque percepibili), ovvero al fine di condividerne gli eventuali dubbi circa la congruità o la pertinenza della terapia stabilita rispetto all'ipotesi soggetta a esame.

venerdì 5 giugno 2015

Responsabilità medica: quando sussiste il concorso di colpa del paziente?

Corte d'Appello, Roma, sentenza 11/03/2015 n° 1667

da Altalex.it

Il concorso di colpa del paziente (ex art. 1227 c.c.), consistito nell’essersi procurato la lesione che ha reso necessario l’intervento sanitario, riduce proporzionalmente la responsabilità del medico.
È questo, in estrema sintesi, il principio espresso dalla Corte di Appello di Roma nella sentenza n. 1667 del 2015, resa nel delicato settore della responsabilità civile in campo medico, recentemente interessato da una serie di pronunce (da ultimo, la più importante del Tribunale di Milano del 17 luglio 2014) che vanno tutte nella direzione di un temperamento di tale forma di responsabilità al fine di arginare il noto fenomeno della “medicina difensiva”.




giovedì 4 giugno 2015

Sinistro stradale: insufficiente la richiesta generica all'assicurazione

Tribunale, Napoli, sentenza 31/03/2015 n° 4849

da Altalex.it

Nella vicenda in oggetto (Tribunale di Napoli, sentenza 31 marzo 2015, n. 4849), l’attore aveva proposto domanda per ottenere dall’assicurazione il risarcimento dei danni per le lesioni subìte in conseguenza di un sinistro stradale. A norma dell’art. 145 del D.Lgs. 209/2005, l’azione di risarcimento danni causati da circolazione veicoli e natanti, può essere proposta...